Papà, co-fondatore e direttore di Frizzifrizzi.
Scrivo, curo, talvolta insegno, in ogni caso imparo.




︎︎︎ Chi sono / cosa ho fatto
︎︎︎ Diario
︎︎︎ Diario naturalistico
︎︎︎ Viaggi
︎︎︎ Appendice fotografica



︎︎︎ Instagram
︎︎︎ Twitter
︎︎︎ Medium






Papà, co-fondatore e direttore di Frizzifrizzi.
Scrivo, curo, talvolta insegno, in ogni caso imparo.



︎︎︎ Chi sono / cosa ho fatto
︎︎︎ Diario
︎︎︎ Diario naturalistico
︎︎︎ Viaggi
︎︎︎ Appendice fotografica


︎︎︎ Instagram
︎︎︎ Twitter
︎︎︎ Medium





Venti Grammi di Pangrammi


Mostra @Anonima Impressori, Bologna 2022



La tipografia bolognese Anonima Impressori ha festeggiato i suoi 10 anni di attività con una mostra relativa al progetto Venti Grammi di Pangrammi e mi hanno chiesto un piccolo testo introduttivo.

Venti Grammi di Pangrammi è un progetto tipografico-postale che è andato avanti per oltre un anno e consisteva nel creare dei pangrammi (frasi di senso compiuto che contengono tutte le lettere dell’alfabeto) utilizzando i caratteri mobili della collezione di Anonima Impressori.
Ci si abbonava e i poster arrivavano per posta.

La mostra è stata inaugurata il 9 dicembre 2022 negli spazi del negozio di Anonima Impressori in via San Carlo 44a, a Bologna.



progetto • Anonima Impressori
testi • Simone Sbarbati, Veronica Bassini





L'arte della tipografia, nonostante i seriosi esordi biblici di Gutenberg, è legata a doppio filo ai giochi di parole e ai giochi con le parole. Chi maneggia tutto il giorno lettere — scolpendole, incidendole, componendole, imprimendole, rovistando in cassettoni pieni di glifi ben ordinati per generi, famiglie e peso — dopo un po' trova per forza il modo di divertirsi un po' con tutto quel patrimonio di segni grafici che non è detto debbano andare necessariamente a costruire vocaboli di senso compiuto (si veda la lunga e gloriosa storia del disegnare con l'alfabeto). Anche qualora si decida di lasciare intatti i termini del vocabolario, senza creare parole-chimera, parole-macedonia e supercalifragilistichespiralidosaggini, ci si può sollazzare con una lunga lista di possibilità ludolinguistiche: bisticci, palindromi, monovocalismi, panvocalismi, anagrammi, lipogrammi, pangrammi... Questi ultimi, che consistono nel comporre frasi di senso compiuto contenenti tutte le lettere dell’alfabeto (il termine, che deriva dal greco, è apparso per la prima volta in lingua inglese a fine '800 e italiano abbiamo dovuto aspettare il 1978, quando è stato trasporto in pangramma dal giornalista ed esperto di giochi Giampaolo Dossena in una sua rubrica sull'Espresso), in tipografia hanno assunto un ruolo fondamentale, quasi uno strumento del mestiere: servono a testare e a mostrare la resa grafica dei caratteri.

Al di là delle svelte volpi marroni che saltano sopra ai cani pigri — per citare il pangramma più celebre e usato in assoluto — crearne di nuovi è una sfida per menti sottili. Vi si misurò persino Umberto Eco, che ne coniò uno per riassumere il panorama sociale e televisivo degli anni '80: Tv? Quiz, Br, Flm, Dc... Oh, spenga!.

Là fuori ce ne sono tanti altri, in ogni lingua, molti ancora da inventare. Da più di un anno nell'officina di Anonima Impressori si dilettano a cercarli e a stamparli, infilandoli in una busta per spedirli a un gruppetto di fedeli abbonate e abbonati, tra i quali il sottoscritto.

Utilizzano ogni volta caratteri diversi, rispolverando lettere rimaste nei cassetti, in tal modo divulgando, tra il serio e il faceto, un po' di storia della tipografia, e strappando un sorriso complice a chi, negli anni '20 di questo nuovo secolo digitale, sa apprezzare il fascino e la leggerezza (ideale ma non solo: ogni panorama pesa solo 20 grammi!) di un bizzarro periodico postale, che quando arriva nella cassetta delle lettere atterra lieve sul fondo senza quasi far rumore, per poi esplodere di colori e lettere dalle forme affascinanti non appena si apre la busta (confesso: io conservo pure quelle).
















© 2022 Simone Sbarbati Il ritratto illustrato è di Marco Goran Romano